00 04/05/2008 01:45
Identifichiamo tre tappe nella storia della Montepaschi: vent'anni fa, quando lei lasciò il settore giovanile mensanino, dieci anni fa, quando tornò per uno scampolo di stagione in un Montepaschi che iniziava a prendere dimestichezza con il basket di alto livello, e oggi, alla vigilia di una Final Four che vedrà protagonisti i ragazzi di Pianigiani. Cosa è cambiato da una tappa all'altra? Com'è avvenuto –cioè- il processo di “maturazione” della società?

Quando lasciai Siena per Verona nel 1988, la mens sana stava vivendo un periodo di crisi profonda dal punto di vista economico, tanti proprietari che si susseguirono dopo i Lanfredini, una lenta agonia tra alti e bassi ma senza la possibilità di poter emergere definitivamente.
Nella stagione 98-99 era il periodo dello studio. Tutti i protagonisti di oggi, dal leader Minucci, al coach Pianigiani, fino al grande Menghetti, carpiscono ogni segreto possibile dai personaggi di grande spessore che transitano da Siena e nell'ambiente della pallacanestro tutto, in attesa del momento giusto per spiccare il volo.
Oggi, con il budget che il “monte” ha messo a disposizione, il cerchio si è chiuso!

L'intervista completa la trovate cliccando qui:

www.basketnet.it/news/?id=92154



Un frammento d'eternità può alterare il corso del tempo. Chiunque può farlo se gli viene concessa una seconda possibilità. Si tratta solo di sfruttarla in maniera diversa dalla prima. Così stiamo ancora cercando qualcuno che pensi al posto nostro. Ora più che mai, perché lo scopo è capire se è meglio il punto di partenza o il punto di arrivo. Forse basterebbe collocare il frammento d'eternità in un tempo che non gli appartiene. Questo è quello che fa Slam.

(Lolly, Slam n° 33, 1999)