00 19/05/2006 19:03
Nuove case popolari, riqualificazione delle ex cartiere e (anche se non c'è fretta) stadio in vista degli europei del 2012, a cui Verona si è candidata come sede. Sono tre temi sull'agenda dell'amministrazione comunale, che ha appena visto approvare dal consiglio il Piano strategico.
-Case popolari. Il via libera dato dal consiglio alla costruzione di 250 alloggi di edilizia economico-popolare in quartiere Sacra Famiglia, attraverso un accordo tra i proprietari privati dell'area e il Comune, ha aperto un varco per sbloccare la restante parte del Piano Peep (altri 950 alloggi) fermata dalla vertenza giudiziaria avviata dai proprietari delle aree.

L'intesa raggiunta la Sacra Famiglia prevede che i proprietari privati costruiscano sei "unità minime di intervento" (Umi), e che venga ceduto il 12 per cento della volumetria edificabile al Comune, che la farà amministrare dall'Agec, l'Azienda gestione edifici comunali. Inoltre, l'88% della volumetria sarà venduto al prezzo convenzionato di 1.380 euro al metro quadrato a chi ha i requisiti per attuare il Peep, in parte ai residenti in quinta circoscrizione e in parte a singoli o cooperative edilizie. In seguito alla vertenza giudiziaria (vittoria al Tar dei privati che chiedevano di poter costruire, oltre che vendere le aree) la giunta ha predisposto una delibera con un accordo che, in estrema sintesi, prevede che un terzo dell'intervento edilizio diretto sul Piano Peep (in totale 1.200, compresi quelli della Sacra Famiglia) venga realizzato dai privati e che i restanti due terzi delle aree venga acquistato per l'intervento delle cooperative.

Le aree del Piano Peep sono, oltre alla Sacra Famiglia, a Bassone, Pestrino, San Michele, San Massimo, Madonna di Dossobuono, Montorio, Poiano e Marzana. "In commissione consiliare c'è oggi una delibera che che recepisce l'indicazione della Regione in base alla quale ''anche i privati'' possono costruire nelle aree Peep", dice l'assessore comunale all'urbanistica, Roberto Uboldi. Il Comune, infatti, non vuole attendere l'esito della sentenza del consiglio di Stato sul ricorso al Tar, per non dilatare i tempi di costruzione delle case, da anni attese, soprattutto dalle giovani coppie.

"Dopo la nostra proposta abbiamo già avuto l'adesione di alcuni privati", prosegue l'assessore, "e quindi ci auguriamo entro l'anno di poter avviare il piano. Ciò non vuol dire che il metodo adottato per la Sacra Famiglia vada esteso a tutte le aree del Peep, ma significa che il nostro obiettivo è avere il più possibile aree per l'edilizia sovvenzionata. Lo sforzo della nuova delibera è non far diminuire il ruolo che le cooperative hanno avuto nel settore della casa. Io sono ottimista".

Ex cartiere. Il nodo da sciogliere, spiega Uboldi, è l'accordo fra i proprietari delle aree (gli imprenditori Mazzi, Lonardi e Brendolan) su quanto costruire nel recupero del complesso, fra uffici, negozi e multisale. "Già oggi i proprietari sono nelle condizioni di demolire gli edifici fatiscenti", dice Uboldi, "ma se è vero che non demoliscono perché non sono certi su quanto costruiranno, dico che le indicazioni sulle quote di edificazione sono contenute nel Piano Gabrielli di Verona Sud, che entro luglio spero venga approvato in consiglio. C'è già una variante regionale che pone dei limiti volumetrici alle ex cartiere e, inoltre, ci sono problemi della viabilità, particolarmente il nodo di Basso Acquar, a porre non pochi limiti all'edificabilità".

Stadio. Verona si è candidata a diventare sede dei campionati europei di calcio del 2012. Ciò porterà ad accelerare l'iter per la possibile costruzione di un nuovo stadio alla Spianà (progetto Mazzi) con demolizione dell'attuale stadio, o per altri progetti come quello di demolire l'attuale e costruirne uno più piccolo al suo posto? Uboldi spiega che "il Piano di assetto territoriale rende possibile il trasferimento dello stadio in altra sede, anche se in teoria è possibile ospitare gli europei modernizzando quello attuale. La verità è che, per il momento, l'agenda mia e quella dei miei uffici è concentrata su obiettivi come il Piano Peep, il Pat, il Piano Gabrielli, i Piru e quello sull'area di Castel San Pietro, da chiudere entro la fine dell'estate".
Inoltre, dice Uboldi, "la Fondazione Cariverona ha appena licenziato un progetto di coordinamento per il Polo culturale agli ex Magazzini generali e la Polo finanziario spa ha presentato la prima bozza di coordinamento delle aree dell'ex mercato, dove sorgerà il Polo finanziario, che dovrà essere pronto entro l'estate. Lo stadio può attendere".


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