1982: la prima promozione in Serie A2

Allora, vediamo se la memoria mi assiste... e mi scuso in anticipo per eventuali cassade... Dopo un finale di campionato da panico, ricordo una partita finita dopo due supplementari contro l'American Eagle Vigevano (in cui giocava un men che ventenne Mario Boni, già si capiva che il ragazzo aveva dei numeri...), la Vicenzi agguanta il piazzamento playoff per vedersela contro la Ciba Porto San Giorgio. La Vicenzi era trainata da Nereo Gregorat, un goriziano dai movimenti vellutati che quell'anno viaggiava a quasi 30 punti di media partita. Sotto c'erano Pippo Taccola, un tipo dall'aria ragioneresca somigliante a Germano Mosconi (solo che non tirava tutti quei porchi) e Biagio Fioretti, un pivot filiforme e agile. Un'altra star era il play Anconetani (ex-Fortitudo) e poi c'erano un 21enne Zamberlan e un 19enne Bob Dalla Vecchia - che era il 9°.
La piscina del Sangio tiene comode 800 persone, ma non so come nelle due partite di playoff eravamo quasi 1500 persone, con due pullman di sangiorgesi confinati in un angolino. Una caratteristica interessante dell'impianto delle piscine era il corridoio sul lato corto a 4-5 metri d'altezza. Da lì si potevano scuotere le strutture del canestro, che quando gli avversari tiravano i liberi non era male! Le partite sono state tutte tiratissime e alla fine abbiamo vinto la serie 2-1 (mi pare!). L'atmosfera me la ricordo bollente e rumorosissima, neanche al Coni si riusciva a fare tutto quel casino. La Vicenzi non aveva un gruppo di tifosi organizzato, come quelli che c'erano nella Nord del Palaolimpia, ciononostante c'erano quelli sul suddetto corridoio che cantavano e facevano un discreto colore.
Un ultima nota: io avevo 14 anni e quindi andavo al Sangio con l'APT da Piazza Cittadella. Ricordo che quella stagione ci trovavamo per prendere la corriera da soli io e il mitico Gigi, quel tifoso che era sempre in prima fila dietro alle panchine al Palaolimpia. Non potete non ricordarlo, aveva degli occhiali antiproiettile e batteva le mani in un modo inconfindibile.

Alla prossima (che sarà la vittoria con doppio supplementare contro la Benetton nella disgrazata stagione successiva, quella giocata a Padova).

Questi sono ricordi che mancano nella memoria storica veronese e bisogna tenerli vivi e saldi, per cui tutto quello che hai da postare, mettilo senza problemi.

Completo con quello che ho messo io su Wikipedia:

---

Tre anni dopo si giocò a San Giovanni Lupatoto contro la Cida di Porto San Giorgio per acciuffare la serie A2. Durante la durissima serie che decise il futuro degli scaligeri, Vicenzi, sconsolato, si lasciò scappare: "Rischiamo di fallire 10 anni di sforzi", tuttavia la sfida durata 3 partite andò a buon fine: Raffaello Zamberlan sul 77 a 75 a favore commise fallo su un giocatore marchigiano, il pubblico, comunque fiducioso, urlava: "Serie A! Serie A!", l'avversario sbagliò i liberi innescando il contropiede per il 79 a 75 finale. Era il 29 maggio 1983. "Abbiamo lavorato convinti che Verona meritasse la serie A" commentò il presidente.

---

Un frammento d’eternità può alterare il corso del tempo. Chiunque può farlo se gli viene concessa una seconda possibilità. Si tratta solo di sfruttarla in maniera diversa dalla prima. Così stiamo ancora cercando qualcuno che pensi al posto nostro. Ora più che mai, perchè lo scopo è capire se è meglio il punto di partenza o il punto di arrivo. Forse basterebbe collocare il frammento d’eternità in un tempo che non gli appartiene. Questo è quello che fa Slam.

(Lolly, Slam n° 33, 1999)

[Modificato da Davide 15/09/2006 13.06]

Gli anni non corrispondono...

Hai ragione tu, era l'83.

Su Wikipedia dovresti correggere il nome di Zam: hai scritto Raffaello, che era il compianto padre di Giampaolo.

Bye

Uhmmm... non è un errore mio.
La fonte è "Il basket a Verona", edizioni "Collana storica dello sport veronese"...

Ciao a tutti
Qui devo intervenire x forza (primo post).
Quella è stata la prima stagione in cui ho seguito il basket mentre in precedenza ero stato un tifoso del calcio e basta (che squallore...).
Non conoscevo il basket ma il mio compagno di banco in prima superiore (Chelshellas ) mi ha convinto ad andare a vedere la scaligera alle piscine a 300 m da casa mia.
I giocatori abitavano quasi tutti in viale Olimpia, zona nuova con piccole palazzine che portava appunto al palazzo.
Quando si arrivava un'oretta prima ci si imbatteva nei cestisti che uscivano di casa a piedi con la borsa in spalla per coprire i 100 m che li dividevano dal Palasport.

Comunque da quella stagione non ho più lasciato il basket che è diventato il mio sport preferito e uno die miei interessi primari. Quindi GRAZIE ALE! Se non era per te forse seguirei ancora solo la pedata anzichè entusiasmarmi per la palla al cesto.
La promozione in A2 è sta indimenticabile....
I tifosi della Cida avevano invaso il centro di Verona con adesivi del loro sponsor piazzati su tutti i citofoni e non solo.
Grandi artefici della storica stagione anche Inferrera, Pastorello, Scramoncin e un ultimo giocatore di cui guardando la foto (la posto qui sotto) non ricordo il nome....Ale ti ricordi?


P.S.: Biagio Fioretti era un lungo con pochi capelli e non molto ben piazzato nella parte alta del corpo. Per questo doveva annodarsi la canottiera sulla schiena perchè era troppo larga.


BYEEEEE

[Modificato da Davide 27/09/2006 18.56]

Ciao, ho rimpicciolito l'immagine perché faceva "sforare" il topic.
Per caso scorgo il mitico Rolly o ho le traveggole?

Si Rolly è quello al centro accosciato.
A sx il mitico coach Bruno Arrigoni bravissimo anche adesso ma in altre vesti.
Il secondo allenatore non ricordo chi fosse.
Dall'alto a sx in senso orario:
Arrigoni, Scramoncin, ?, Fioretti, Dalla Vecchia, Taccola, Zamberlan, secondo all., Gregorat il mito, Pastorello, Rolly, Inferrera, Anconetani.

Grande Paolo!

Il terzo da sinistra mi pare si chiamasse Masolo (ma non sono proprio sicuro). Direi che era il 9° della rotazione, con Bob Dalla Vecchia 10°.

Che emozione vedere quella foto!!!