00 03/03/2009 22:17
Una stagione iniziata male ora rischia di finire anche peggio. Dopo sette ore e mezzo di riunione, il Consiglio d'amministrazione della Sebastiani Rieti ha preso la decisione più drastica: messa in liquidazione e cessione del titolo sportivo a fine campionato, conferendo all'amministratore delegato, Raffaele Manzi, "un mandato esplorativo in ordine alle disponibilità ed ai costi di acquisizione sul mercato nazionale di società sportive in possesso del titolo alla partecipazione al campionato A Dilettanti". E se almeno per ora, l'intenzione è quella di non smantellare la squadra, ma di chiudere la stagione con il roster attualmente a disposizione, dopo l'addio di Patricio Prato che ha firmato sabato con Cantù, questa sera anche altri giocatori avrebbero espresso preoccupanti malumori. Altre defezioni in vista? Per adesso nulla di sicuro. Ma tutto certamente riconducibile a una situazione perfettamente in linea con l'ultima estate burrascosa segnata dai due punti di penalizzazione (inizialmente 4, poi ridotti) e 45mila euro di multa inflitti al club reatino, oggi penultimo in classifica a 12 punti, dal Consiglio federale sulla base delle verifiche effettuate l'anno scorso dalla Comtec. Fino alla decisione del Cda di questa notte alla quale hanno contribuito in particolare due elementi che lo stesso Papalia aveva evidenziato in una lettera aperta ai tifosi diffusa sabato sera: la "latitanza" della Regione Lazio e il mancato intervento di sponsorizzazione ("promesso", secondo il presidente) dell'Acea, per 850mila euro di mancati introiti. Ossia i fatti nuovi che, da qui al 30 marzo, data in cui il Cda si riconvocherà, potrebbero spingere la Sebastiani a riconsiderare la decisione di liquidare la società.

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