Ieri ho ascoltato un giornalista su TeleArena, per intenderci è quello che siede a fianco di Tavellin durante le telecronache.
Parlava di cambio di mentalità che tutta Verona dovrebbe fare, ma è stato bloccato e si sono rimessi a parlare sulle vicende societarie.
Ogni volta che toccano il punto perpetuamente distolgono la loro attenzione da esso a vicenda.
Non è una bella situazione perché i giornalisti sono i primi che dovrebbero dare opinioni sui veri problemi, poi ovviamente sta ai cittadini trarre le conclusioni o le eventuali critiche.
Il problema è che anni di mentalità provincialotta, individualismo, ciclismo e pallavolo (che, ci tengo a sottolineare, sono comunque sport di tutto rispetto, ma non danno alla città il prestigio che merita a livello italiano) hanno causato la disfatta del calcio ma soprattutto del basket.
L'esempio lampante sono stati i primi mondiali di ciclismo: si è fatto un pool di sponsor al fine di supportali mentre la Scaligera moriva!!! E 4 anni dopo la Korac, uno dalla partecipazione all'Eurolega.
Fino ad allora si parlava di Verona a Barcellona, ad Atene, a Belgrado... ma si sa... un giro ciclistico è più importante.
Chi si ricorda ora di quel giro? E chi si ricorda, tanto per citarne una fra le mille cestistiche, della Korac?
Francamente lo vedo come una delle pagine più nere dello sport a Verona.
Non finirò mai di ripeterlo: al di là delle retrocessioni calcistiche... non si può, non si può, non si può far morire volutamente una società cestistica fra le più blasonate in Italia.
Non si può.
E' stata una vergogna che va ricordata 100, 500, 1000 volte.
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"Son certo d'un fatto: che se con la m...a combatto, che io vinca o che io perda, sempre di m...a mi sporco"
"Fondamentalmente un buon tiratore mira a se stesso"
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