La Nuova Generazione di Allenatori Italiani (3): Andrea Mazzon, Classe 1966
La Nuova Generazione di Allenatori Italiani (3):
Andrea Mazzon, Classe 1966. La carriera di Andrea Mazzon ha avuto ciò che le Forze Aeree Statunitensi chiamano JAT: Jet-Assisted Takeoff. Insomma, è decollata subito con l'aiuto di un forte jet. Nel 1996-97, la Scaligera Verona aveva vinto la Super Coppa a Milano con Phil Melillo in panchina. Dopo una partenza di 6-7 in A-1, però, il GM Andrea Fadini ha cambiato allenatore: via Melillo e buttato dentro Andrea Mazzon. Risultato: 10-3 con Mazzon, semi-finali playoff, perdendo con il Benetton di Mike D'Antoni, Coach of the Year. Nel 1998, vince anche la Coppa Korac.
Grecia. Dopo la separazione con Verona dopo il 1998, Andrea Mazzon ha forse notato la mossa di Sergio Scariolo di andare fuori dall'Italia per continuare la carriera. Così, per due stagioni, Mazzon ha arricchito la sua esperienza sulla panchina di Panionios Atene, con un quinto posto il suo primo anno. Dopo il secondo anno in Grecia, 1999-2000, Mazzon ha iniziato un pellegrinaggio in Italia: un anno e mezzo a Jesi in A-2; una mezza stagione a Imola in A-2; poi a Napoli per un anno e mezzo, qualificandosi per i playoffs nel 2004, poi l'esonero dallo stesso GM, Andrea Fadini, che l'aveva lanciato, nel 2004-05.
Grecia, ancora. Andrea Mazzon si è lanciato, di nuovo, nella Grecia. Questa volta con nientemeno che l'ARIS di Salonicco. Nel suo primo anno, 2005-05, ha fatto la finalissima della ULEB Cup, perdendo la finale contro la fortissima Dynamo di Mosca. Poi, nei playoffs in Grecia, andando alle semi-finali, si è qualificato per l'Eurolega di quest'anno passato, raggiungendo il Top 16. Nei playoffs di quest'anno, ha fatto il terzo posto, qualificandosi per l'Eurolega dell'anno prossimo, dopo avere quasi fatto la finale, essendo stato 2-1 contro l'Olympiakos prima di perdere, 2-3, in quella semi-finale, poi ha battuto Panionios per il terzo posto.
Fortitudo. Ora Andrea Mazzon si trova sulla panchina della grandissima Fortitudo Bologna. Ovvio, la vita non è facile per nessun allenatore e rimettere la "F" in volo sarà un lavoro durissimo. Ma Andrea Mazzon si è preparato per questa occasione attraverso un decennio di lavoro duro, di rischi, di coraggio, di saper superare delusioni per rinascere. Per me, è chiaro che Mazzon ha saputo imparare dalle sue esperienze. Quelli che diventano grandi sanno anche prendere saggezza e lezioni dalle esperienze negative. Come dicono: "Chi non cade non può risorgere." E Andrea ha saputo alzarsi dopo ogni caduta. Non è poco.
Estero. Interessante che i primi tre allenatori che cito in questa sequenza hanno provato la strada fuori dall'Italia. Ricordate quando si diceva: "Ah, gli allenatori dell'ex-Jugoslavia vengono in Italia ma nessuno invita un coach Italiano ad allenare una squadra all'estero."? Non più. Ettore Messina, Sergio Scariolo e Andrea Mazzon, con loro forza di volontà, visone, coraggio e -- perchè no? -- incoscienza hanno fatto vedere ai loro colleghi che esiste il basket oltre le frontiere del Bel Paese e hanno fatto vedere all'Europa che il coach nato in Italia non è secondo a nessuno, non importa il paese di origine.
Vittorie. Avevo detto, come premessa, che avrei citato solo coaches che avevano (a) vinto o (b) fatto qualcosa nelle loro carriere.
Andrea Mazzon ha vinto una Coppa Korac (1998) ed è stato fatto Coach of the Year in Italia (1997), per me ha fatto anche altre cose importantissime: la finale ULEB Cup nel 2006; qualificazione Eurolega per il 2007; qualificazione Eurolega per il 2007-08; due playoff con Napoli;
due playoffs con Verona. Ma, secondo me, è stata l'esperienza all'estero che l'ha fatto diventare un grande coach, uno voluto da nientemeno che la Fortitudo Bologna a tutti i costi. Perchè no? E' uno che vale, e non poco.
Dan Peterson
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[Modificato da Iuzzolino 25/07/2007 3.11]