Raga guardate che vi ho trovato!
Un articolo che conferma due cose:
1) La Scaligera non è morta per menefreghismo ma per troppa attenzione e troppi che la volevano tutta per loro.
2) Il tentativo di fatto c'è stato ma poi qualcosa è andato storto.
Reggio Emilia farà la Legadue come hanno stabilito i play off oppure, con un colpo a sorpresa, potrebbe esservi la sperenza di risalire in massima serie l'anno prossimo? Sussurri, attendibili anche se non sicuri, provenienti dall'ambiente di A1 spalancano scenari intricati ma che potrebbero vedere Reggio ripescata a sorpresa.
Per farsi un'idea della situazione occorre partire da quel che sta succedendo a Verona. Le tre aste fallimentari indette per salvare la società scaligera dal fallimento sono andate deserte. Ciò nonostante pare sia possibile e prossimo un accordo, raggiungibile in privato, tra il presidente storico Vicenzi e il vicepresidente degli industriali veronesi Sandro Bordato, il quale all'inzio capeggiava una cordata concorrente a quella di Vicenzi. Il fatto è che ultimamente - a causa di alcune rinunce da parte di imprenditori che gli erano alleati - le due parti si sono avvicinate al punto di lasciar presagire un accordo che secondo indiscrezioni avverrebbe la prossima settimana per condurre al salvataggio il basket di vertice a Verona. Se Verona venisse salvata dal crac, verosimilmente la Federbasket - avvalendosi del tanto decantato articolo 128 del regolamento esecutivo - le darebbe il via libera per la riammissione al campionato di serie A1.
SOCIETA' D'ACCORDO. Qui ci sarebbe da superare il primo scoglio, quello della convenzione tra Fip e Lega che sottolinea come una società fallita l'anno precedente non possa partecipare allo stesso campionato. E' quello a cui, sostanzialmente, si richiama il presidente di Lega Enrico Prandi quando sottolinea che «allo stato attuale Verona è out». Però lo stesso presidente, molto accortamente, ammette che se le altre società di serie A1 non osteggiassero un recupero di Verona nel campionato, ecco che ogni ostracismo verrebbe a cadere. Quindi è ragionevole pensare che Vicenzi e Bordato non scuciano cifre importanti, per salvare una società di fatto fallita, senza prima aver tastato il polso dell'ambiente cestistico ed averne ricavato la disponibilità di cui sopra.
SCENARIO. Con Milano, che con tutta probabilità, si salverà e passerà nelle mani di Giorgio Corbelli, con Verona di nuovo viva e vegeta, si verrebbe a creare un roster di A1 nuovamente dispari: 19 squadre. Cosa che la convenzione Fip-Lega decisamente vieta. A questo punto verrebbe ripescata Imola, per regolamento. Ma dalle voci che circolano nell'ambiente, Imola potrebbe non essere in grado di sostenere economicamente un altro campionato di alto livello, oltre al fatto che l'opinione generalizzata dei proprietari di serie A1 sia quella di portare dentro al campionato Reggio Emilia.
Ecco, dove la società biancorossa, in questo scenario, tuttora surreale ma che potrebbe anche non esserlo, entrerebbe in scena.
Fantabasket? Una tipica piazzata estiva? Può anche darsi, ma la mano sul fuoco sarebbe meglio non metterla. L'impressione è che entro la prossima settimana le situazioni di Verona e Milano si definiranno al meglio. Poi nella assemblea di Lega di serie A1 del 1º luglio si potrebbe verificare ciò che oggi è solo una remota, quanto clamorosa, ipotesi: la Bipop in A1.
Nicola Bonafini
L'articolo non me lo sono inventato e potete leggerlo voi stessi cliccando sul link seguente.
www.legaduebasket.it/news/?id=5563
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