L'episodio giovedì a Borgo Milano, dopo la mezzanotte, al bar Hellas. La vittima è scappata in strada per chiedere aiuto e ha trovato la moglie. La squadra mobile sta seguendo le indagini, si cerca una persona sui quarant'anni che in molti hanno visto la sera stessa nel locale
Una coltellata piantata per il largo nell'addome. E ora lotta per la vita il barista di origine cinese che tutti nel quartiere chiamano Davide, ma il cui nome d'origine è Hairong Chen, 38 anni, proprietario dell'Hellas bar che si trova in via Molise, in Borgo Milano, giusto sotto il «grattacielo rotondo». E subito viene in mente un altro dramma, l'assassinio a Roma del commerciante cinese e della figlioletta. Impunito. Da due anni Davide ha comperato la licenza di quel bar e ci lavora sodo. Tutti nel quartiere apprezzano quel cinese e simpatico e lavoratore che ha una moglie e due bambini piccoli. L'altra sera il commerciante è stato aggredito probabilmente da una sola persona. Forse poco prima la persona faceva parte di un gruppo di clienti che erano stati a vedere alla televisione la partita Marsiglia-Inter. Fino alle 22 era andato tutto bene, come testimonia la moglie di Davide, Lina, che in realtà si chiama Fang Hui Chen: «Avevo telefonato a mio marito», ha detto ieri la donna, tenendo in braccio uno dei due figli, «Hairong mi ha detto che aveva clienti che stavano guardando la partita, finita quella avrebbe sistemato il bar e sarebbe tornato a casa». Dopo un paio di ore la donna chiama di nuovo il marito al cellulare, ma lui non risponde. Così preoccupata insiste, fino a quando non lo sente rantolare al telefono: «Aiuto, aiuto, mi hanno ferito». La signora esce di casa (la coppia abita a pochi metri dal bar) e trova il marito in strada: «Era in piedi, ma quasi aveva le budella fuori dalla pancia». Seppur ferito Hairong era riuscito a uscire in strada. La signora ha chiamato il 118, sul posto è andata l'ambulanza e subito dopo sono arrivate le pattuglie della polizia. «Mio marito stava tanto male, mi ha detto che due persone volevano rapinarlo dell'incasso, che erano due italiani, ma non so se fossero italiani davvero. Parlavano italiano, certo. Mi ha detto che lui al bar non li aveva mai visti e che ieri sera sono rimasti al bar tutto il tempo a guardare la partita, poi quando gli altri clienti se ne sono andati via, loro hanno voluto i soldi. Credo», aggiunge la donna, «che mio marito abbia resistito cercando di salvare l'incasso e per questo sia stato colpito con tanta violenza dalla coltellata». Il commerciante è stato portato in ospedale e sottoposto nella notte a un delicato intervento chirurgico, la sua prognosi è riservata e sarà necessario attendere l'evolvere della situazione per sciogliere la prognosi oppure darle un tempo determinato. Nel pomeriggio di ieri all'uomo è stata tolta la respirazione artificiale e ha potuto dare la sua testimonianza alla polizia. Fin dalla notte al bar è arrivato il personale della polizia scientifica che ha cercato di ricostruire l'aggressione. Il rapinatore avrebbe sottratto un coltello dal bancone. La polizia ha quindi ha rilevato importanti impronte digitali che potrebbero portare a breve all'individuazione del responsabile. Ieri mattina gli specialisti della polizia scientifica sono tornati sul posto per repertare altri elementi. Le indagini sono comunque orientate verso una persona soltanto, sulla quarantina d'anni, perchè forse la signora nella concitazione potrebbe aver capito male. Ieri mattina davanti al bar chiuso s'era radunata una piccola folla di curiosi e conoscenti del barista, tutti allarmati per le sorti del commerciante che in questi due anni s'è fatto ben volere da tutti i residenti della zona.
A.V.
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