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Scaligera Basket su Google News

Ultimo Aggiornamento: 25/04/2008 07:36
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16/02/2007 23:19

Questo topic verrà utilizzato come "osservatorio" sulle notizie riguardanti la Scaligera Basket.
Saltuariamente cercherò su Google News qualche notizia fresca e ogni volta che troverò un articolo nuovo in cui si nomina la Scaligera lo pubblicherò qui.
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16/02/2007 23:21

Il Ds livornese Massimo Minto: “Per noi l’importante è vincere”

Fino a qualche anno fa calcava i parquet italiani divertendosi a giocare. Ora ha appeso le scarpette al chiodo e siede dietro una scrivania. Massimo Minto è infatti da quest’anno, dopo l’addio di Claudio Crippa volato a Mosca a far ancora più grande il CSKA di Ettore Messina, il direttore sportivo di Livorno. Minto negli anni Ottanta e Novanta è stato giocatore della Serie A italiana, andato avanti fino a tarda età grazie al suo fisico e al suo gioco ‘sporco’. Cresciuto cestisticamente nel settore giovanile della Benetton Treviso, ha giocato anche con la Pallacanestro Livorno, la Scaligera Verona, l'Olimpia Basket Pistoia, la Viola Reggio Calabria, la Mens Sana Siena, la Virtus Roma, ed infine con il Basket Livorno. Ha vinto la Supercoppa Italiana nel 2000. In qualche occasione ha vestito la maglia della Nazionale Italiana. Prendere l’eredità di Crippa non è stato facile, in particolare in questo campionato in cui la società di via Pera ha rischiato di scomparire, partendo poi con un meno quattro in classifica, diventato, poi, con uno sconto meno due. Il Ds ha parlato dell’imminente sfida con Avellino, che da quanto è emerso nelle ultime ore visto anche il ‘caso Treviso’, potrebbe dare una svolta al campionato degli amaranto.
Domenica al Del Mauro si disputerà lo scontro salvezza tra Air Scandone Avellino-TdShop.it Livorno, che gara si aspetta?
“Dovremmo giocare questa gare come se fosse una partita come le altre. Affrontare Avellino, Milano o Treviso per noi non fa differenza, l’importante è vincere. Certo è un match con un notevole peso specifico, c’è in ballo la salvezza. Ovviamente accetteremo qualsiasi verdetto alla fine dei 40’minuti”.
Rispetto alla gara di andata entrambe le formazioni sono cambiate. Livorno con McPherson e Hunter e Dell’Agnello alla guida. Avellino con Radulovic, Zimmerman e con la vittoria di Capo d’Orlando che ha portato serenità nell’ambiente irpino. Cosa teme di più della squadra di Boniciolli?
“Francamente non posso dire se ci sia un solo giocatore in particolare che possa fare la differenza. Temiamo Avellino come squadra e la voglia del team biancoverde di tirarsi fuori dalla lotta salvezza e portare a casa due punti contro una diretta concorrente. La possibilità di sfruttare il turno casalingo è senza dubbio un vantaggio che giocatori e staff tecnico non vorranno perdere. Inoltre ci sarà la volontà di ribaltare la differenza canestri”.
In queste ore sta facendo scalpore il ‘caso Treviso’. Un illecito della squadra veneta darebbe a Livorno due punti in più. Quali sono le sue valutazioni a riguardo?
“In questo momento non spero niente di particolare, desidero sia fatta chiarezza. Livorno, per un’interpretazione ‘eccessiva’ del regolamento, è partita con 4 punti di penalizzazione poi ridotti a 2. In questo modo, a mio avviso, è stato falsato il campionato. Questo ‘giallo’ potrebbe sconvolgere la classifica, noi chiediamo solo chiarezza”.

Giovanni La Rosa

www.irpinianews.it
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17/02/2007 06:51

Per quello che ha fatto vedere Minto a Verona (compreso il culo agli spettatori in quella famosa partita) potevano anche non nominarla la Scaligera Basket.
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18/02/2007 12:29

Ahah no dai alla fine si è anche scusato in un'intervista fatta da D'Errico.
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18/02/2007 23:19

Proprio così Iuzzo, vedo che hai buona memoria. [SM=g27823]
In una puntata di "A tutta Mash" del 1998 dopo il match contro la Mabo Pistoia.
Chiese scusa anche della frase "Giocare per Verona è come scendere nel silenzio di una sala operatoria". [SM=x572534]
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19/02/2007 17:44

A me Minto piaceva, tutto dinoccolato con ginocchiere e gomitiere da tutte le parti... mi sembrava il giocatore più snodabile della serie A!
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19/02/2007 17:48

Sì anche a me piaceva parecchio.
Non tanto per l'aspetto quanto perché era un'ala esperta che in A con una certa età faceva ancora la differenza.
Non era un tiratore mortifero ma agli avversari faceva venire le "ascelle pezzate".
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14/05/2007 01:21

BASKET, ARMANI MI: TORNA FAJARDO

La Pallacanestro Olimpia Armani Jeans Milano comunica di aver messo sotto contratto fino al termine della stagione l’ala/centro spagnola Diego Fajardo, già a Milano nelle ultime due stagioni, prima di passare quest’anno nella lega ACB spagnola con la maglia del Tau Vitoria e poi con quella del GBC Bruesa.
Fajardo torna a Milano grazie anche alla disponibilità della società del GBC Bruesa che l’ha liberato a una gara dal termine della stagione regolare, proprio per permettere a Diego di tornare in Italia a disputare i playoff con i colori biancorossi dell’Olimpia.
Con l’innesto di Fajardo, l’AJ va così a completare il reparto lunghi con l’inserimento di un giocatore dal sicuro rendimento che già conosce molto bene l’ambiente e lo spogliatoio milanese.

Fajardo, nato a Santa Cruz de Tenerife l’11 marzo 1976, inizia la sua carriera da professionista nella sua terra natia, la Spagna, con la maglia del Valladolid, dove si ferma tre anni, nella stagione 1995/1996 prima di approdare, nel 1997/98, in Italia alla Viola Reggio Calabria. In riva allo Stretto, Diego si impone subito grazie alle sue doti di combattente. Nei due anni successivi si divide tra Imola, in A1, e Biella in A2, prima di sbarcare, nel 2000/2001 a Cantù dove chiude la stagione con 11 punti e 7.6 rimbalzi. La stagione seguente si trasferisce a Verona con la cui maglia disputa 20 partite chiuse a 16 punti e 8.3 rimbalzi (quinto nei rimbalzi e settimo nelle palle recuperate nel campionato italiano) di media a sera con il 50.2% da due, prima di passare a stagione in corso, per la difficile situazione in cui versava la società scaligera, al Caja San Fernando Siviglia nella lega ACB spagnola. Nel 2002/2003 torna nel nostro paese, a Roseto, con cui gioca anche la ULEB Cup (10.5 punti e 5.5 rimbalzi). In campionato mette a referto 11.5 punti e 8 rimbalzi con il 54% da due punti e il 70% ai liberi. Nel 2003/2004 torna a vestire la maglia neroarancio della Viola Reggio Calabria, chiudendo con 12.5 punti e 6.5 rimbalzi di media a partita.

Firma a Milano nella stagione 2004/2005, disputando un’ottima annata chiusa con 12 punti di media e 5.5 rimbalzi, interrotta però bruscamente ad aprile da un grave infortunio al ginocchio che l’ha costretto all’operazione e a saltare i playoff che avrebbero poi visto l’AJ raggiungere la finale Scudetto. L’anno scorso Diego in Serie A scrive 7 punti di media, confermati nelle cinque gare di playoff contro la Benetton nei quarti di finale, e 4.5 rimbalzi di media a gara, mentre in Euroleague le sue cifre in dieci partite parlano di 8 punti e 4.7 rimbalzi a sera con il 46% da due e il 38% da tre punti. A settembre 2006, Fajardo torna in Spagna firmando un accordo con il Tau Vitoria: con il Tau Diego vince la Supercoppa della lega ACB e disputa anche due gare di Euroleague, oltre a 5 di campionato: in ACB scrive 4.4 punti e 2 rimbalzi in 11’ di utilizzo, mentre nelle due gare di Euroleague 6.5 punti e 2.5 rimbalzi. A novembre Fajardo viene ceduto al GBC Bruesa, formazione basca di San Sebastian: con il Bruesa Diego mette a libri, in 23.4’ sul parquet, 9.1 punti e 5.7 rimbalzi, ma non riesce nell’impresa di aiutare la sua squadra a evitare le retrocessione nella seconda divisione spagnola.

Contattato al telefono mentre da San Sebastian prepara il suo ritorno a Milano, Diego ha così commentato il suo trasferimento in maglia Olimpia:

“Sono felicissimo di tornare a Milano a vestire i colori dell’Olimpia, sono davvero molto carico. E poi, non lo nascondo, ho una gran voglia di provare a vincere quel maledetto Scudetto che ci è sfuggito nel primo anno di questo progetto in quegli splendidi playoff che non ho potuto giocare a causa del grave infortunio che mi era occorso”.

www.legabasket.it
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14/05/2007 15:00

Si continua a parlare della Scaligera dunque.
Avanti così.
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15/05/2007 03:15

Se vai su Google immagini cercando "Scaligera Basket Verona" si vede il Concordia che hai caricato tu. [SM=x572534]
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15/05/2007 20:24

Mhm... vero.
Un bel riconoscimento che... ci siamo dati da soli... [SM=x572534]
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24/05/2007 16:59

Colpaccio JesoloSandonà: arriva Fabio Cossa

La società JesoloSandonà Basket ha raggiunto l’accordo con il giocatore Fabio Cossa per la stagione 2007-2008.
Fabio Cossa non ha certamente bisogno di presentazioni: veneziano, classe 1975, ala di 200 cm, proveniente dai Bears di Mestre, è stato in questa stagione il giocatore più prolifico dell’intera Lega Nazionale Pallacanestro.
Nessun giocatore negli 8 gironi di C1, nei 4 gironi di B2 e nei 2 di B1 è riuscito a minacciare la sua leadership in questa specialità.
Esordisce in serie A nella gloriosa Scaligera Verona di Alessandro Boni nelle stagione 93/94 e vi ritorna, dopo una parentesi in B di Eccellenza, nel 95/96 che segnò l’esordio italiano del mitico Mike Iuzzolino.
Di nuovo in BE ed in A nelle successive due stagioni a Rieti ed a Padova per poi stabilirsi in B di Eccellenza per 6 stagioni consecutive.
Le prime due a Vicenza, poi per 3 anni a Cagliari ed un ritorno al Petrarca Padova nel 2002-2003, prima di stabilirsi stabilmente nella società mestrina dei Bears.

www.vesport.it
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parquet
25/07/2007 03:10

La Nuova Generazione di Allenatori Italiani (3): Andrea Mazzon, Classe 1966

La Nuova Generazione di Allenatori Italiani (3): Andrea Mazzon, Classe 1966. La carriera di Andrea Mazzon ha avuto ciò che le Forze Aeree Statunitensi chiamano JAT: Jet-Assisted Takeoff. Insomma, è decollata subito con l'aiuto di un forte jet. Nel 1996-97, la Scaligera Verona aveva vinto la Super Coppa a Milano con Phil Melillo in panchina. Dopo una partenza di 6-7 in A-1, però, il GM Andrea Fadini ha cambiato allenatore: via Melillo e buttato dentro Andrea Mazzon. Risultato: 10-3 con Mazzon, semi-finali playoff, perdendo con il Benetton di Mike D'Antoni, Coach of the Year. Nel 1998, vince anche la Coppa Korac.

Grecia. Dopo la separazione con Verona dopo il 1998
, Andrea Mazzon ha forse notato la mossa di Sergio Scariolo di andare fuori dall'Italia per continuare la carriera. Così, per due stagioni, Mazzon ha arricchito la sua esperienza sulla panchina di Panionios Atene, con un quinto posto il suo primo anno. Dopo il secondo anno in Grecia, 1999-2000, Mazzon ha iniziato un pellegrinaggio in Italia: un anno e mezzo a Jesi in A-2; una mezza stagione a Imola in A-2; poi a Napoli per un anno e mezzo, qualificandosi per i playoffs nel 2004, poi l'esonero dallo stesso GM, Andrea Fadini, che l'aveva lanciato, nel 2004-05.

Grecia, ancora. Andrea Mazzon si è lanciato, di nuovo, nella Grecia. Questa volta con nientemeno che l'ARIS di Salonicco. Nel suo primo anno, 2005-05, ha fatto la finalissima della ULEB Cup, perdendo la finale contro la fortissima Dynamo di Mosca. Poi, nei playoffs in Grecia, andando alle semi-finali, si è qualificato per l'Eurolega di quest'anno passato, raggiungendo il Top 16. Nei playoffs di quest'anno, ha fatto il terzo posto, qualificandosi per l'Eurolega dell'anno prossimo, dopo avere quasi fatto la finale, essendo stato 2-1 contro l'Olympiakos prima di perdere, 2-3, in quella semi-finale, poi ha battuto Panionios per il terzo posto.

Fortitudo. Ora Andrea Mazzon si trova sulla panchina della grandissima Fortitudo Bologna. Ovvio, la vita non è facile per nessun allenatore e rimettere la "F" in volo sarà un lavoro durissimo. Ma Andrea Mazzon si è preparato per questa occasione attraverso un decennio di lavoro duro, di rischi, di coraggio, di saper superare delusioni per rinascere. Per me, è chiaro che Mazzon ha saputo imparare dalle sue esperienze. Quelli che diventano grandi sanno anche prendere saggezza e lezioni dalle esperienze negative. Come dicono: "Chi non cade non può risorgere." E Andrea ha saputo alzarsi dopo ogni caduta. Non è poco.

Estero. Interessante che i primi tre allenatori che cito in questa sequenza hanno provato la strada fuori dall'Italia. Ricordate quando si diceva: "Ah, gli allenatori dell'ex-Jugoslavia vengono in Italia ma nessuno invita un coach Italiano ad allenare una squadra all'estero."? Non più. Ettore Messina, Sergio Scariolo e Andrea Mazzon, con loro forza di volontà, visone, coraggio e -- perchè no? -- incoscienza hanno fatto vedere ai loro colleghi che esiste il basket oltre le frontiere del Bel Paese e hanno fatto vedere all'Europa che il coach nato in Italia non è secondo a nessuno, non importa il paese di origine.

Vittorie. Avevo detto, come premessa, che avrei citato solo coaches che avevano (a) vinto o (b) fatto qualcosa nelle loro carriere. Andrea Mazzon ha vinto una Coppa Korac (1998) ed è stato fatto Coach of the Year in Italia (1997), per me ha fatto anche altre cose importantissime: la finale ULEB Cup nel 2006; qualificazione Eurolega per il 2007; qualificazione Eurolega per il 2007-08; due playoff con Napoli; due playoffs con Verona. Ma, secondo me, è stata l'esperienza all'estero che l'ha fatto diventare un grande coach, uno voluto da nientemeno che la Fortitudo Bologna a tutti i costi. Perchè no? E' uno che vale, e non poco.

Dan Peterson

www.basketnet.it



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[IMG]http://i14.tinypic.com/6bkoccn.png[/IMG]

[Modificato da Iuzzolino 25/07/2007 3.11]

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25/04/2008 07:36

Tappa veronese degli Harlem Globetrotters

L’assessore allo Sport Federico Sboarina ha presentato questa mattina la tappa veronese dello spettacolo dei giocatori di basket acrobatico Harlem Globetrotters, che si svolgerà martedì 6 maggio alle 21 al Palazzetto dello Sport.
“Dopo oltre vent’anni –ha commentato Sboarina- tornano in città questi “prestigiatori della pallacanestro”che con i loro numeri riescono sempre ad incantare gli spettatori ed in particolar modo i bambini.”
Presenti a Palazzo Barbieri anche il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro di Verona Roberto Leoni, il giocatore della squadra cittadina Banca Popolare Ousmane Gueye, gli ex giocatori della Scaligera Basket Roberto Dalla Vecchia, Alessandro Boni e Gianpaolo Zamberlan e l’allenatore della squadra femminile Pakelo San Bonifacio Francesco Piscitelli.
“Quella del 6 maggio- ha aggiunto Sboarina- sarà una grande serata di sport e soprattutto di spettacolo che speriamo possa servire sia come portafortuna per la nostra squadra di vertice sia come volano, per far crescere ancora di più il movimento del basket veronese”.
I biglietti per lo spettacolo sono in vendita sui siti internet www.ticketweb.it e www.ticketone.it.

www.adige.tv



[IMG]http://i32.tinypic.com/hwwy9k.jpg[/IMG]
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